Flauto Magico ![]() Teatro C. Felice di Genova W.Mozart Pamina - Eva Mei Tamino - M. Heim Papageno - M. Ludwig Papagena S. Gordeladze Regina Notte Z. Zafeiriadou Sarastro - A. Mastroni Direttore Johannes Wildner Regia Daniele Abbado Ripresa regia Boris Stetka Scene Emanuele Luzzati Costumi Santuzza Calì Luci Luciano Novelli Assistente ai costumi Paola Tosti Movimenti mimici Giovanni Di Cicco È con “Il flauto magico” di Mozart in scena al Teatro Carlo Felice di Genova che Rai 5 celebra il suo debutto in Liguria: l’opera sarà trasmessa in diretta-differita venerdì 28 ottobre per festeggiare lo switch-off e l’arrivo del digitale terrestre. Lo spettacolo, diretto da Johannes Wildner con la regia di Daniele Abbado e le scene di Emanuele Luzzati, ha come protagonisti Eva Mei nel ruolo di Pamina e Michael Heim in quello di Tamino. Accanto a loro Matthias Ludwig, Papageno, Sophie Gordeladze, Papagena, Zinovia Zafeiriadou, la Regina della Notte, e Andrea Mastroni, Sarastro. La trasmissione è arricchita durante gli intervalli dai commenti di Michele dall’Ongaro, volto di Rai 5 legato alla musica. Tra i suoi ospiti l’astronauta Paolo Nespoli e l’esperto di animazione Alfio Bastiancich. La regia televisiva è curata da Emanuele Garofalo. ***** Fonte Web All’inizio Die Zauberflöte avrebbe dovuto essere un’opera di intrattenimento, o poco più. L’impresario e attore Emanuel Schikaneder aveva scritto il libretto, e commissionato a Mozart la musica, affinché l’opera venisse rappresentata al Theater auf der Wieden, di cui era diventato direttore da poco. Un teatro popolare alla periferia di Vienna, appena rilanciato da Schikaneder con rappresentazioni fiabesche che piacevano soprattutto per lo stupore suscitato dall’uso di ingegnosi macchinari scenici. Ma durante la composizione, la favola del principe Tamino che si innamora di Pamina contemplandone un ritratto, dell’uccellatore Papageno che cerca e trova la sua Papagena, della Regina della Notte che sembra buona e invece poi è cattiva, a poco a poco si caricò di significati universali, divenendo qualcosa di molto più ambizioso. Vuoi per gli ideali massonici in cui credevano entrambi gli autori, vuoi per un loro innato senso di solidarietà e giustizia sociale, Il flauto magico si trasformò nella favola dell’iniziazione che conduce gli uomini a mettere da parte i loro istinti più bassamente egoistici in nome di una superiore concordia collettiva. Non a caso fu un’opera amatissima da Goethe, la cui intera produzione letteraria è consacrata ai medesimi ideali. Ma, fin dal suo debutto nel 1791, fu ammirata anche da Salieri, il più acerrimo rivale di Mozart. E in seguito da tutti i compositori tedeschi, che videro nel Singspiel (opera alternativamente cantata e recitata) di Mozart e Schikaneder il modello più alto possibile di teatro musicale nazionale. Anche Lele Luzzati adorava Die Zauberflöte. E le sue scene colorate, giocose e infantili, riescono nel miracolo di riportare l’ultimo capolavoro mozartiano allo spirito disimpegnato originario, quasi fosse uno spettacolo burattinesco o circense, senza tuttavia sacrificarne il profondo significato utopico e morale. **** |
Ora penso sia claro perchè la playlist della settimana è quella sulla Animazioni Opera di E. Luzzati

In costruzione.......cerco i links vari e li aggiungerò...